ciao amici, sulla carta Tre punti, in realtà ci sarà da soffrire... Discutiamone sul Blog https://blogs.blogmilan.com/
Risulta sempre molto indigesto essere obbligati a mollare ad altri il giocattolino che frutta vagonate di soldoni. Questo è quanto accade con i nuovi investitori che hanno disponibili immense quantità di soldi e, come accade da sempre nel mondo, possono comprare qualunque cosa e incassare ancora molto di più e chi prima traeva beneficio da questa grande lavatrice non può fare altro che “sparlare” dei nuovi ricchi che gli hanno sottratto giocattolino e guadagni da sotto il naso…
Delle violazioni dei diritti umani in Cina o in Russia, invece, non si dice nulla? Delle rapporti tra mafie, cartelli e fondi americani, anche questi spessissimo usati per fare moneywashing, non si dice nulla? Ragazzi, se dovessimo andare in fondo a tutto quello che che c’è dietro il business del calcio, questo sport dovrebbe essere abolito domani.
Non me ne frega una cippa
Al fururo societario iniziero’ a pensare dalle ore 17.00 del 22 maggio 2022
Adesso voglio solo vincere lo scudetto
Voglio vedere fegati esplodere ad ogni italica latitudine
Ciao ragazzi,
Ho creato una pagina con gli Highlights della stagione 2021-2022 fino ad oggi,
È visibile nel menu ( le tre linee orizzontali ) in alto a destra, oppure qui
https://blogmilan.com/stagione-2021-2022/
😉
Splendida rassegna Fm, grazie!
Da anni il Bahrain sta tentando, con anche un certo successo, di migliorare la sua reputazione di regime illiberale e dittatoriale.
😂😂😂
La Cina non sta nemmeno tentando…pensa te!
E i sauditi che dovevano rilevare i cinesini dell’Inda in toto complici del regime di Putin?
Quelli angioletti?
La Fiat che in Italia ha sempre fatto i comodi propri…niente da dire?
Ah beh…saranno meglio i cragnotti ed i lotito, quelli sì che sono “democratici”.
Meno male che non siamo finiti nelle mani di Gazprom, sarebbe stata una brutta fine!
La verità è che lo sport preferito è gettate discredito sul Milan e rode a tutti (meno che a noi) che sia appetibile da chi ha forza economica.
I cinesi indaisti hanno subito un PIGNORAMENTO nel loro paese, ma quasi nessuno ne parla, il delinquente era solo il cinese del Milan (nessuno mi toglie dalla testa che sia rimasto vittima di un dietrofront con protagonista anche il governo TOTALITARIO e che ci abbia rimesso un bel po’ dei pochi denari che aveva).
Se vinceremo lo scudetto il livore nei nostri confronti crescerà, vedrete che presto dimenticheranno i 10 scudetti consecutivi dei gobbi e torneranno a dire del Milan: “dovrebbe giocare un campionato a parte… così è come la superlega..”
Cose sentite nelle reti nazionali quando Capello ne vinse 4 su 5.
Io invece mi auguro che il Milan ne vinca 15 di seguito e tutti con enormi distacchi di classifica.
Questa barzelletta che i domini son buoni e giusti quando li realizzano gli altri…li lascio volentieri agli invidiosi di turno (per dirla pulita).
Si dice: “Milan squadra giovane ed immatura”.
In parte sarà anche vero, però il meno giovane Napoli è evaporato sul più bello. L’esperta juve non ha lottato per lo scudetto per il secondo anno consecutivo (ditemi se sbaglio).
Il giovane ed inesperto Milan, incapace di affrontare le pressioni, anno scorso ha dominato 3 partite nelle ultime 4.
Juve-Milan 0-3
Torino-Milan 0-7
Milan-Cagliari 0-0
Atalanta- Milan 0-2
12 reti segnate, 0 reti subite.
Speriamo di ripeterci, poi per i trapianti di fegato c’è sempre l’Ismet.
Se venerdì l’Empoli fa il miracolo le risate si sprecheranno.
Il bello del calcio è che una qualche incertezza c’è sempre.
I nostri titolari dovrebbero esserci tutti e già questo è molto importante.
Io aspetto sempre che il nostro Milan torni a segnare anche 3 gol a partita.
Il Verona di quest’anno è molto diverso ed in difesa di solito concede mentre sono molto pericolosi in avanti con Caprari, Simeone, Barak, Kalinic e Lasagna.
Tra i nostri da troppo tempo mancano le reti di Rebic, Diaz, Theo, Ibra.
Il mio pronostico è 3-1 per noi.
Fonte Gazzetta
Anche un fondo americano vuole il Milan: RedBird offre un miliardo, meno di Investcorp.
5 maggio – MILANO
Dall’Inghilterra: la società americana (che ha una partecipazione nel gruppo che controlla il Liverpool) starebbe provando a inserirsi nella trattativa fra Elliott e il fondo del Bahrain.
Appetibile. Desiderabile. Un’opportunità decisamente interessante da fare propria. Questo è il Milan risistemato in classifica e nei conti da Elliott. E allora non stupisce che, col passare dei giorni, emergano altri potenziali acquirenti. Anche perché – la base di partenza imprescindibile è questa – la trattativa in esclusiva tra Elliott e Investcorp, della durata di due settimane, è finita il 30 aprile. Da lì in poi, quindi, la famiglia Singer è stata libera di riaprire la porta a eventuali nuove realtà interessate al Milan.
INVESTIMENTI
E in effetti un nome nuovo è spuntato, fatto questa mattina da Sky News Uk. Si tratta di RedBird Capital Partners, società d’investimento americana fondata nel 2014 che gestisce 4,5 miliardi di dollari di capitale tra servizi finanziari e mondo dello sport. L’anno scorso RedBird ha per esempio acquisito una partecipazione di poco più del 10% nel Fenway Sports Group (FSG), ovvero i proprietari del Liverpool, per 750 milioni di dollari.
DIFFERENZA— Da Elliott come sempre non arrivano commenti di sorta sull’indiscrezione, ma nemmeno smentite. La differenza che più salta all’occhio tra l’offerta di Investcorp e quella di RedBird – realtà ritenuta molto solida e seria nell’ambiente finanziario – è nella cifra complessiva per l’acquisizione del Milan: il fondo del Bahrain mette sul piatto 1,18 miliardi di euro, mentre la società americana proporrebbe un miliardo tondo. Una differenza quindi di quasi 200 milioni. Resta perciò da capire quale sarebbe la proposta di RedBird in tema di struttura finanziaria dell’operazione, mentre inizia a essere più chiaro quello di Investcorp: 800 milioni di equity (di cui però la metà attraverso un altro Fondo, l’americano Ares Capital) e un prestito ponte bancario per i rimanenti 400 milioni.
DIALOGO— Va chiarito che l’eventuale ingresso in scena di RedBird non equivale a un sorpasso su Investcorp, che dialoga con Elliott da un paio di mesi e ha già effettuato l’analisi dei conti rossoneri (due diligence) senza riscontrare criticità. Ma sarebbe, ora come ora, semplicemente l’ingresso in scena di un’altra realtà interessata al club rossonero. Con la conclusione della trattativa in esclusiva Elliott-Investcorp, nulla di particolarmente strano.
Il fatto che il fondo americano RedBird abbia avanzato una proposta ufficiale a Elliott per l’acquisto del Milan non deve sorprendere i tifosi né, tantomeno, gli addetti ai lavori. Il motivo è tanto semplice quanto logico: il Milan è il top club europeo più facilmente scalabile da una potenziale nuova proprietà. Il lavoro fatto da Elliott in questi quattro anni è sotto gli occhi di tutti e il Milan, rispetto alle compagini della Premier League, ha un costo d’acquisto decisamente inferiore rispetto ai club inglesi.
Intanto la Salernitana sta battendo il Venezia.
Salernitana 29
Cagliari 28
Se pareggiano lo scontro diretto di domenica il Cagliari si giocherà la permanenza in serie A nel suo stadio proprio contro i cartonati.
Partita che si preannuncia infuocata e ricordo che i sardi in casa loro hanno messo sotto il Napoli.
È chiaro che l’inter tecnicamente è molto superiore e le motivazioni le ha anche lei, però dovranno sudare parecchio per avere la meglio sui sardi.
Inizia un altro fine settimana al cardiopalma.
Io spero nell’Empoli, sarà difficile ma sperare non costa niente.
Restare a +1 prima di giocare non dovrebbe certo indurre a calcoli, ma sarebbe già un grandissimo vantaggio.
Abbiamo recuperato anche Florenzi, più siamo e meglio è.
Milan, il post-Kessie è scritto: Sanches ha detto sì
Il portoghese del Lille pronto a sposare il progetto Investcorp, con Mendes che spinge per la fumata bianca.
Uno di quelli che non mi farebbe rimpiangere Kessie.
Basta guardare la massa muscolare, è una bestia con più tecnica (molta di più) dell’ivoriano.
Può ricoprire più ruoli tra centrocampo e trequarti ed ha il vizio del gol.
Ragazzi…Botman, Sanches, Pobega, Adli ed Origi sarebbero un inizio di mercato strepitoso (proprio perché non sarebbe finita lì).
Se poi ci si mette che quasi sicuramente non perderemo nessuno dei nostri attuali leader….
Spiace per Ibra e lo stesso Kessie, ma i giocatori più decisivi quest’anno sono stati altri.
SONO DUUUEEEEE !!!!
Non ci credo…non ci posso credere.
Incredibile, sta succedendo di tutto a S.Siro. L’Empoli che si fa recuperare 2 reti in 4′.
Loro la mettono sulla rissa e sulle simulazioni come sempre quando sono sotto.
Non conoscono il concetto di sportività. Sempre rissosi.
Alcuni dei nostri dovrebbero imparare ad avere la loro rabbia con la quale ci imporremmo molto probabilmente a Verona.
Su tutti i vari Leao, Diaz e Messias.
In certi momenti non valgono le giocate di fino ma la lotta su ogni pallone.
Loro stasera hanno vinto così dopo un inizio da incubo.
Peccato, sullo 0-2 ci avevo sperato.
Il Verona giocherà la sua partita.
Siamo noi che dovremo dimostrare di avere motivazioni eccezionali, ben superiori alle loro.
Speriamo di non iniziare la partita in modo molle ed inoffensivo.
Calciomercato, calciatori, tecnico, campionato, match europei, e tutto sul Milan.
Ciao a tutti 😉
Entro fine settimana Investcorp dovrebbe acquisire il Milan,
Ma già qualcuno storce il naso,
Sembra che chiunque voglia investire nel Milan abbia qualcosa da nascondere 🤔
i cinesi avevano gli occhi a mandorla,
gli Americani praticavano strozzinaggio su paesi in via di sviluppo,
I nuovi sembra vogliano ripulire la loro immagine acquisendo il Milan,
Un articolo di Calcio e Finanza su Investcorp e Milan.
Investcorp-Milan nel mirino delle ONG: «E’ sportwashing»
Le Organizzazioni Non Governative lanciano l’allarme sulla trattativa che dovrebbe portare il Milan dalle mani del fondo statunitense Elliott a quelle del fondo con sede in Bahrein Investcorp. Attraverso una nota, l’organizzazione “Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain” (ADHRB) – che si occupa della promozione dei diritti umani nei paesi del Golfo – ha accusato Investcorp di sportwashing.
«Gli italiani amano il calcio. Ma perché ci siamo tanto affezionati? Perché, come individui e come comunità, ci rivediamo nei valori delle competizioni calcistiche. Il calcio è unione, fratellanza, legame, sana competizione, tradizioni, storia, racconti di famiglia. E allora perché dobbiamo rovinare un tale attaccamento così profondo e toccante con una delle più immorali e disoneste prassi di questo secolo: lo sportwashing», si chiede l’ONG.
Lo sportwashing è un metodo con cui determinati attori influenti, quali governi, leaders o multinazionali, cercano di migliorare la propria reputazione acquistando squadre o ospitando eventi sportivi col fine di mascherare le loro attività più losche ed ambigue, addirittura arrivando a nascondere vere e proprie violazioni ai diritti umani. «Un chiaro esempio di questo tipo di operazione è la vittoria del Qatar come Paese ospitante dei Mondiali di calcio. Il governo del Qatar è già stato al centro dell’attenzione per diverse accuse, come lo sfruttamento e la morte sospetta di lavoratori immigrati durante la costruzione dei siti adibiti a tale evento», sottolinea la nota a proposito dei Mondiali in Qatar.
«Meno attenti sono stati i rossoneri, ora pronti ad essere venduti per 1,1 mld di euro ad un’azienda un pò ambigua, la Investcorp, un fondo di investimenti da miliardi di dollari stabilitosi a Manama ma con clienti da tutto il mondo, e soprattutto, da tutti i settori, sia privati che pubblici. Ed è proprio qui che i dilemmi etici avanzano. Quali sono i suoi clienti pubblici? Quanti fondi vengono ceduti al governo locale e alla famiglia reale? Da anni il Bahrain sta tentando, con anche un certo successo, di migliorare la sua reputazione di regime illiberale e dittatoriale che silenzia, tramite ogni mezzo, qualsiasi tipo di dissidenza religiosa, politica e culturale, lasciando marcire nel fondo della società la maggioranza della sua popolazione», è l’accusa di ADHRB.
«Al di fuori però il Bahrain si mostra all’avanguardia, occidentalizzato, sportivo e sanamente competitivo. Uno dei più influenti dirigenti calcistici della regione viene proprio dalla famiglia reale bahreinita. Il suo nome è Salam Bin Ibrahim Al Khalifa, e secondo La Repubblica, è tra i soggetti più coinvolti in questa trattativa. Presidente dell’Asian Football Confederation, vice presidente della commissione disciplinare della FIFA, e quasi presidente della stessa nel 2016, se non avesse perso all’ultimo ballottaggio, Salam fa parte di una famiglia da 5 miliardi di dollari che da una parte pavoneggia un amore per lo sport smisurato, ospitando anche una delle gare di Formula 1 più ambite, e dall’altra massacra i propri concittadini torturandoli, imprigionandoli e togliendo loro ogni diritto solamente per essere nati nella setta sbagliata dell’Islam (Shiita), o per avere espresso del pacifico disaccordo con le feroci leggi che annualmente vanno a ridurre drasticamente le libertà dei cittadini».
«L’Investcorp non è da meno. Costantemente pronta a supportare la famiglia reale in ogni sua ambigua iniziativa, il fondo bahreinita ha già dimostrato grandi introiti con la famiglia reale. Dallo scorso anno Investcorp è diventato il nuovo sponsor per la borsa di studio internazionale del principe bahreinita. The Bahrain Crown Prince International Scholarship Program (CPISP) ambisce a sostenere gli studi all’estero dei più illustri studenti del Paese, per un totale di 1 milione di dinari bahreiniti, per i prossimi dieci anni. Secondo l’ufficio stampa del fondo, “Investcorp si impegna ad arricchire le vite delle generazioni future” credendo fortemente che “l’educazione sta al cuore” di tale progetto. Peccato dunque che ci si dimentichi dei migliaia di bambini, sfortunati abbastanza da essere nati sciiti, o senza nemmeno una cittadinanza e dimenticati dallo stato, costretti a vivere tra la feccia della società, come ladri di strada o peggio, come schiavi sessuali. E se scendiamo ancora più in fondo a questa vicenda, troviamo un altro mega fondo mediorientale, Mubadala, il quale coinvolge svariati sceicchi del Golfo tra cui, ovviamente, la famiglia Al Khalifa», chiude la nota.
Non è la prima volta che un’Organizzazione Non Governativa parla di sportwashing con riferimento al Bahrein. Anche il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, ha di recente sottolineato che «col Milan in mano a un fondo bahreinita, col Paris Saint-Germain di proprietà qatarina, il Manchester City in mani emiratine e il Newcastle recentemente acquisito da un fondo dell’Arabia Saudita, gli stati del Golfo sono dunque ben inseriti nel mondo globale dello sport, senza trascurare sponsorizzazioni e intitolazioni di stadi».