conferenza stampa di Fonseca
Zirkzee riserva di Lautaro e Thuram (oltre a Taremi)?
Sarebbe uno smacco per me molto superiore a quello del derby/scudetto.
Non dimentichino che l’estate scorsa hanno perso il duello per il figlio d’arte, poi risultato determinante per la stagione dei cartonati.
Vedremo se il Bologna si farà attrarre da Fabbian e V.Carboni con le solite ipervalutazioni dei prescritti, se si tratta di contropartite noi potremmo offrire Saelemaekers e Colombo.
Una società che abbia spirito d’appartenenza valuterebbe bene la cessione di Daniel Maldini, io lo terrei come riserva di Leao piuttosto che regalarlo a Galliani.
DeKete protagonista nella stagione della Dea, un giocatore completamente diverso da quello visto in rossonero, gli estimatori di Pioli (che parlano di giocatori “cresciuti” con il tecnico dei record nei derby) non hanno nulla da dire in proposito?
L’assist per Scamacca, che ha poi portato all’espulsione di Milenkovic, è stato qualcosa di assolutamente delizioso!
Certo che “cambiarne 20” (come dice Pioli 😂) e non azzeccare nemmeno uno come vero trascinatore…. è un gran risultato!
Solita conferenza stampa di Pioli in cui non dice nulla.
Ancora 5 giornate di sofferenze, ma almeno non saranno intervallate dalle penose serate del giovedì…
È già iniziata la tiritera del calcio mercato e del toto allenatore.
Un finale di stagione così mesto, triste e senza passione era difficile da immaginare…
Pelle57
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TRATTO DA LA REPUBBLICA
Impermeabile alla delusione dei tifosi del Milan per una stagione calcistica senza titoli e con l’ennesima sconfitta nel derby che ha consegnato all’Inter la seconda stella, Gerry Cardinale, oltre a organizzare il casting per il futuro allenatore (Zlatan Ibrahimovic accarezza l’idea dell’ex Van Bommel), non smette di enfatizzare il modello dello sport e dello show business americano applicati all’Italia, mentre getta le basi per l’annata 2024-25 della squadra e discute col sindaco di Milano Giuseppe Sala del tema stadio. Ma c’è un piccolo particolare: il suo Milan non è a stelle e strisce. L’investitore principale nell’operazione Serie A di RedBird Capital — il fondo costituito nel 2014 dal cinquantaseienne manager di Filadelfia, azionista di controllo dall’agosto 2022 del club rossonero — è infatti un referente non statunitense e, almeno all’apparenza, misterioso.L’investitore segreto
Lo si evince con chiarezza da un recente documento pubblico, che Repubblica ha consultato: il modulo Adv, che ogni azienda con sede nel territorio Usa è tenuta a presentare annualmente alla SEC, la Securities and Exchange Commission, l’ente federale di vigilanza finanziaria, paragonabile alla Consob italiana. L’Adv contiene informazioni essenziali sulle strategie d’investimento e sui clienti. E in quello appena presentato da RedBird lo scorso 28 marzo, a pagina 10 compare per il secondo anno consecutivo la dichiarazione che i fondi gestiti dal manager dell’entertainment Cardinale hanno un unico referente non statunitense, per il quale è stato costituito ad hoc RB FC Holdings CV: un fondo privato con sede in Olanda che, con 437.070.668 dollari (poco più di 410 milioni di euro), rappresenta l’azionista di maggioranza indiretto (con piu del 60%) dell’AC Milan, di cui Cardinale ha rilevato il controllo nell’agosto 2022 dal fondo Elliott della famiglia Singer. L’operazione complessiva era di 1,140 miliardi, 560 milioni dei quali sono stati prestati da Elliott stessa a RedBird con la formula del vendor loan (prestito del venditore, qui al tasso di interesse dell’8%), da restituire dopo 3 anni, il 31 agosto 2025. A pagina 76 dell’Adv presentato a fine marzo da Cardinale all’organismo federale di controllo l’autodichiarazione su RB FC Holdings CV è inequivocabile: la cifra del valore del fondo è sempre la stessa (i suddetti 437 milioni di dollari) e coincide esattamente con quella presentata da RedBird alla SEC lo scorso anno, il 31 marzo 2023, rispettivamente a pagina 10 e 71. Il fatto che tutto sia rimasto immutato, a distanza di 12 mesi, conferma dunque, nero su bianco, che il principale investitore nell’operazione Milan non è statunitense e viene tenuto gelosamente riservato. E che non ha nulla a che fare col principale veicolo ufficiale di Cardinale, il fondo denominato Redbird IV.
La difesa del MilanDi chi si tratta, quindi? Il punto è cruciale: perché una delle contestazioni principali che la procura di Milano muove ai vertici del Milan (sono indagati l’attuale ad rossonero Giorgio Furlani e il suo predecessore Ivan Gazidis) sono le false comunicazioni alla Covisoc, l’organismo di controllo della Figc, proprio per la discrepanza tra quanto detto in Italia (è tutto di Redbird) e quanto dichiarato alla Sec. Gli avvocati di Cardinale sono convinti di aver spiegato tutto ai magistrati. Riassumendo la loro posizione è: nulla di segreto, normale che il cuore di un fondo sia in Olanda (vedi tassazione). E, per definizione, le identità dei sottoscrittori devono restare riservate. Dopodiché, ha detto Cardinale, “RedBird è l’azionista di controllo del 99,93% del club, mentre il restante 0,07% è di singoli investitori italiani (i piccoli azionisti, ndr), tifosi di lunga data”. Tradotto: la gestione è tutta sua.
Il caso del doppio direttore
Dalla visura della camera di commercio olandese si può evincere però un altro interessante passaggio. ACM FootballCo Intermediate Coöperatief U.A, la società con sede ad Amsterdam, dal 23 maggio 2023 diventata di fatto la controllante (olandese) del Milan, ha due direttori. Uno, il Direttore A, è Robert Klein, alto manager di RedBird Capital, vicino a Cardinale. Ma l’altro, il Direttore B, compare in incognito sotto la nomenclatura della Dentaleus Holding B.V. È il classico Mister X, però al riparo di una singolare clausola: quella del doppio direttore. In pratica nessuna decisione sulla società può essere assunta, se entrambi i direttori non sono d’accordo. Ma chi è il misterioso Direttore B, il cui veto può bloccare il rappresentante di Cardinale?
Vale infine la pena di aggiungere che nella catena di controllo l’ultimo anello, prima di arrivare all’AC Milan Spa, è costituito dal veicolo proprietario del club: ACM Bidco B.V, con sede in Olanda, che è anche il veicolo del vendor loan di 560 milioni garantito dal fondo Elliott della famiglia Singer a Cardinale. La somma tra i 560 milioni del prestito e i 580 milioni della controllante olandese del Milan fa appunto 1,140 miliardi, cioè il valore dell’intera operazione.
Rimane un ultimo aspetto, legato al veicolo finanziario riconducibile a un investimento diretto di Cardinale, come chiarisce sempre la Camera di commercio olandese il 27 agosto 2023: il fondo RedBird IV (RB FC Holdings Fund IV Intermediate AIV CV), che avrebbe versato 230 milioni, cioè poco più del 20% del valore del Milan al momento del closing del 2022. Al netto del maxiprestito di Elliott, la domanda è sempre la stessa: chi ha messo i 410 milioni (437 milioni di dollari) del referente non statunitense di Cardinale, ovvero di chi ha investito più soldi di tutti nell’affare Milan?