Siamo in Finale 👏👏 gli highlights
AC Milan comunica che nella giornata odierna, Zlatan Ibrahimović è stato operato al ginocchio sinistro dal Dr Bertrand Sonnery-Cottet, alla presenza del Responsabile Sanitario del Club Stefano Mazzoni, presso l’Hôpital Jean Mermoz di Lione.
L’artroscopia era programmata da tempo per risolvere definitivamente l’instabilità dell’articolazione attraverso la ricostruzione del legamento crociato anteriore, con rinforzo laterale e riparazione meniscale.
L’intervento è perfettamente riuscito e la prognosi è stimata in 7-8 mesi.
Sì, caro Fm.
Non so se significherà addio al calcio ed al Milan.
Non credo.
Risolverà un altro problema fisico, ed il fatto che non abbia perso tempo vuol dire che ci proverà ancora.
Il fatto che ci provi può disturbare solo gli invidiosi ed i suoi nemici.
Non ruba e non ruberà niente.
Il Milan farà le sue mosse in modo indipendente dal suo possibile recupero.
Intanto prendo atto che ha giocato minuti importanti, anche in questo finale, con un ginocchio malmesso.
Solo l’ultimo tra 1000 motivi per ringraziarlo.
Grazie Zlatan! 🏅
Buongiorno.
Si pensa già alla prossima stagione.
Il campionato sarà interrotto dal mondiale.
Calendario denso, probabilmente riusciremo a giocare la Champions ben oltre il girone iniziale che vorrei riuscissimo a superare da primi.
Noi abbiamo un gioco ed una mentalità europea, se arriviamo ai quarti…poi può succedere di tutto.
Dipenderà anche dai sorteggi.
Abbiamo bisogno di una rosa ampia nella qualità e confido che l’avremo.
Adesso abbiamo il nodo Leao, l’unico (oltre a chi già è in partenza) che ha lasciato qualche dubbio sulla sua permanenza.
La cosa infastidisce un po’ perché il Milan lo ha aspettato per 2 lunghi anni dopo avere investito 30 milioni per il suo cartellino.
La riconoscenza non alberga nelle qualità di molti giocatori, mi sarei aspettato dichiarazioni meno interlocutorie da parte sua.
Vedremo cosa deciderà poiché dipende solo da lui. Chi si mette all’asta troverà sempre (almeno in questo periodo storico) Club europei che offrono più denari delle italiane.
Il fascino del Milan lo hanno in poche (per noi nessuno) ma bisogna saperlo cogliere.
Il Milan non ha bisogno della sua cessione per fare mercato, ci sono altre partenze che faranno spazio (anche economico) per i nuovi.
Mi sarebbe piaciuto che Elliott fosse rimasto con una quota di maggioranza perché a mio avviso ha fatto benissimo, i nuovi proprietari sono un’incognita da scoprire.
Conforta il fatto che ci siano ampi segnali di continuità nel progetto e nella guida dirigenziale.
Bisogna capire se si creerà la stessa alchimia positiva tra tutte le componenti.
Oltre ai sostituti dei due svincolati, che pare saranno sostituiti al meglio, il Milan deve crescere fondamentalmente in 2 ruoli.
Qui bisogna comprendere anche l’idea tattica di Pioli.
Quali caratteristiche devono avere i due trequartisti sul centro/destra?
Entrambi con qualità spiccatamente offensive?
Almeno uno dei due con capacità di sacrificio per la fase difensiva?
Io spero arrivi Sanches, qualità tecniche anche superiori a Kessie, la forza fisica c’è (anche se leggermente inferiore), giocatore duttile ed ancora giovane.
I titolari nella zona centrale potrebbero essere Tonali, Bennacer e Sanches.
Questo permetterebbe di andare su un’ala destra più offensiva che garantisca gol ed assist.
Le riserve potrebbero essere Adli, Pobega, Krunic e Diaz (non poche per 3 ruoli).
A destra, come alternativa al titolare, confermerei Saelemaekers piuttosto che Messias per avere caratteristiche diverse a seconda delle esigenze.
Giroud a me non dispiace affatto.
Bisogna comprendere che tipo di giocatore è. Non certo uno che si costruisce da solo le azioni da rete, ma se ben servito può essere letale.
Vorrei vedere Rebic disponibile per l’intera stagione.
Vedremo cosa sarà capace di dare Origi.
Dopo l’entusiasmo, in me ora si riaffaccia la preoccupazione per l’assetto societario. Confesso di essere perplesso sulla vicenda. Non mi piace la solita mancanza di trasparenza quando aleggiano voci di passaggio di proprietà. Prima Investcorp a 1100 milioni, anzi no, c’è RedBird che ne offre 1300, ma Elliott è ancora dentro, Investcorp si ritira forse sì forse no… Sembrano i magheggi dell’Inter, non quelli di una società distintasi per la sua coerenza e la sua capacità di risanamento. Insieme allo strepitoso scudetto bisognava sfoderare una risolutezza nel programma di ristrutturazione societaria, in modo da far impallidire tutti. Il rischio è invece che finisca per impallidire il bel successo appena conseguito, alle porte di una stagione che vedrà la squadra in prima fila anche in Europa.
@Stefano, sono passaggi complessi.
La trattativa con gli arabi si è arenata quando Elliott ha capito che loro volevano acquistare caricando sulla Società Milan centinaia di milioni di debiti (circa 400 su 1100) con conseguenti interessi annuali.
Che non abbiano concesso di farci fare la fine dei prescritti depone solo a favore dei Singer.
Moratti quando cedette rimase con una quota di minoranza prima di lasciare completamente.
La continuità garantita da Elliott può essere solo un bene.
Le trattative di mercato non sono né stravolte, né bloccate, prova ne sia che Origi ha rifiutato l’inserimento del Villareal confermando la sua promessa al Milan.
Parliamo di un’operazione da 1.300 milioni, per 740 Silvio andò avanti sino allo sfinimento lasciandoci nelle mani del cinese.
Sinceramente non vedo dove sia il problema o la fretta.
Se si chiude ai primi di giugno bene, ma non necessariamente. Non sono degli sprovveduti, se la questione dovesse protrarsi il mercato, i rinnovi e quanto serve, saranno condotti da Elliott e gli artefici in prima linea sarebbero comunque gli stessi: Gazidis, Maldini, Massara, Pioli, Moncada.
Ok, mi fido di te, hai sempre avuto ragione in queste cose. Non mollare troppo su Pioli, però. Su Critica si sono fatti l’idea che adesso lo consideriamo un genio. Non lo è. È stato bravo sul piano psicologico, e anche su quello motivazionale, questo è sicuro. Sul piano tecnico ha fatto piccoli progressi, largamente anticipati da voci di popolo (come le nostre: pensa all’idea del centrocampo a tre, che tu suggerivi dall’anno scorso!), che dovranno essere ben più numerosi per pensare di confermarsi in Italia e di andare a comandare anche in Europa. Avrà la nostra gratitudine per sempre, e si è meritato almeno altri due anni sulla panchina rossonera, ma deve continuare a migliorarsi, diventare più creativo e coraggioso. La sofferenza coronata dal successo è bella, ma è lecito per noi milanisti chiedere un’evoluzione verso un livello in cui si vinca soffrendo meno, non dico come ai tempi di Gullitt e Van Basten, ma avvicinandosi a quelli.
No, non penso che Pioli sia un genio e non l’ho mai affermato.
Gli riconosco di aver creato un gruppo coeso e di aver saputo motivare ed infondere fiducia a tutta la rosa perché sa rapportarsi con i giocatori e non scende in contrasto con nessuno. Abbiamo vinto anche per questo.
Non è stato il solo in questo lavoro.
Non so quanti come Maldini e Massara sono presenti ogni giorno al lavoro della squadra ed hanno una parola per tutti.
Non mi sono sfuggite le parole di Ibra che ha svelato le sue sofferenze in 6 mesi con il ginocchio rotto, decine di infiltrazioni, antidolorifici e poco sonno la notte, tutto ciò per cercare di essere disponibile anche per scampoli di partita, un altro avrebbe mollato, lui no e questo è stato di grande esempio per tutti.
Ho letto anche le dichiarazioni di Kalulu che ha fatto notare di non aver giocato per 4 mesi e comunque poco prima dello strepitoso finale di stagione.
Questo, come altro, conferma che le scelte di Pioli (di formazione) restano discutibili, come quelle che riguardano Bennacer, come l’insistenza su giocatori dal rendimento anonimo, prima Castilleyo (ai tempi), poi Krunic e poi ancora Diaz.
Quando si vince si tende ad esaltare il rendimento di ogni singolo, quindi anche Pioli, ma alcune riflessioni rimangono.
Molti esaltano le variazioni tattiche e di posizione che ha saputo suggerire ai terzini, vero! Io ho contestato il sottovalutare lo spessore diverso dei singoli, tra quelli schierati eccessivamente ed altri meno impiegati di quanto meritassero.
La gioia non cancella nulla e non nasconde niente.
Per esempio non mi sfugge che le dichiarazioni di Leao sul suo futuro non sono mai state convincenti.
Dire “al Milan sto bene, mi trovo bene a Milano” somiglia ad un brodino che non promette alcuna gustosa certezza.
Maignan, Tomori, Theo, Tonali…ma anche Giroud e molti altri hanno un livello di coinvolgimento diverso.
Non abbiamo nulla di meno rispetto all’inter, né come proposte economiche (non più), né come ambizioni del progetto…adesso neppure come titoli importanti…eppure a troppi dei nostri manca quella convinzione nel voler continuare questa splendida avventura.
Cosa strana e per certi versi incomprensibile.
L’unica spiegazione che riesco a darmi (ne ho scritto mentre la questione è stata sottovalutata) è in riferimento al debito che il portoghese ha con lo Sporting.
16 milioni sono tanti, forse cerca un Club che oltre ad un ricco stipendio gli chiuda anche quella vicenda pesante. Su 5 anni vorrebbe dire aggiungere 3 milioni netti ogni anno (6 lordi) all’ingaggio che pretende per sé.
Cosa che possono fare Real e City garantendo uno stipendio di 9/10 milioni netti.
Il Milan non potrà farlo, quindi le sue dichiarazioni tiepide potrebbero non essere casuali.
Perdere il Leao degli ultimi mesi sarebbe obiettivamente un gran danno, anche a fronte di 90 milioni fi incasso (una % andrebbe al Lille).
Non è facile poi trovare un altro che spacchi le partite come lui ha mostrato di saper fare.
Non sempre…sia chiaro! Ma adesso abbiamo negli occhi le sue volate di forza, tecnica, velocità (ed ultimamente discreta concretezza) per le quali sarebbe una grande delusione dover rinunciarci.
Dipende da lui e da Mendes, la Società farà il possibile per confermarlo.
“Ora tre big e apriamo un ciclo…”
Grande Paolo, sono convinto che ci riuscirete.
Ho letto le parole di Maldini. Da sottoscrivere al 100%. Non vuole che il Milan resti nel ‘limbo delle squadre che giocano solo per lo Scudetto o il piazzamento Champions’. Che musica per le mie orecchie! Unica perplessità: Origi, Botman e Sanches sono da considerare più ‘rinforzi’ che ‘big’. Maldini li considera dei ‘big’?
Calciomercato, calciatori, tecnico, campionato, match europei, e tutto sul Milan.
@Stefano, vedo che mi hai anticipato sulle stesse identiche considerazioni.
Proprio Di Marco (quello col megafono all’Olimpico) era il più lacrimoso domenica a fine partita.
Ci speravano, poveretti, di poterci sfottere esibendo la seconda stella e lasciandoci a 18.
Dev’essere stata una lunga e tremenda agonia per loro visto che dopo 20′ la pratica Sassuolo era chiusa.
Ogni nostro gol al Mapei un lassativo per loro 😂.
Al secondo di Giroud non ho più avuto dubbi…3 gol dal Sassuolo, con i nostri in quelle condizioni, non li avremmo presi mai al mondo.
E dire che:
-colpo di testa di Giroud
-salvataggio sulla linea in mischia
-tiro di Leao ribattuto miracolosamente
-fucilata di Tonali
una partita dominata in lungo e in largo, peccato per il fuorigioco perché Ibra meritava il gol.
Nel prossimo campionato potremmo avere tre nuove squadre tradizionalmente non “ostili” a noi, anzi al contrario…Lecce è terra rossonera, Monza inutile dirlo, Cremonese c’è Braida.